Dal 22 luglio al 22 ottobre 2022 presso Grad Gornja Radgona – Chateau Agata, si terrà la mostra d’arte degli artisti internazionali Miro e Sebastian Persolja, artisti che hanno partecipato rispettivamente alla 57° Biennale d’arte di Venezia nel 2017 e alla Biennale di Firenze 2021.
La mostra è ospitata in questo magnifico castello sloveno, noto anche come castello di Oberradkersburg, che si erge da secoli sul colle che domina la città di Radgona, sul fiume Mur. La sua storia è documentata già dal XII secolo, quando il signore che vi abitava, partecipò alla crociata di Federico Barbarossa nel 1188, insieme al fratello. Fu sempre un importante centro della zona e nel XIV secolo passò al nobile Federico Stubemberg, il quale procedette a ricostruire l’intero maniero e ampliare la proprietà. Alla sua morte, passò di mano in mano, ficnhè venne conquistato dagli ungheresi di Mathias Corvinus e soltanto dopo la sua scomparsa, a fine ‘400, divenne parte dei possedimenti imperiali, affidati a degli amministratori. Venne venduto dall’Imperatore Ferdinando II a Giovanni Ulrico, principe di Eggenberg e rimase proprietà della sua famiglia sino agli inizi del XVIII secolo, quando l’ultima sua discendente, lo portò in dote al momento del matrimonio. Di nuovo per circa due secoli, passò nelle mani di varie famiglie, finchè nel 1931 fu acquistato dalla banca di Lubiana e ricostruito per poter essere usato a scopo umanitario. Dopo la seconda guerra mondial venne usato come scuola e casa di riposo fino al 1974, poi cadde in rovina, ma fortunatamente venne comprato nel 1992 da Milan Herzog, un uomo d’affari che lo riportò all’antico spelndore.
Come critico d’arte sono particolarmente lieto di presentare un’importante esposizione d’arte delle opere realizzate da Miro Persolja. Questo artista da sempre dà lustro all’Italia con i suoi lavori. Molto apprezzato da collezionisti ed appassionati d’arte, Miro Persolja si può catalogare fra i più importanti artisti internazionali.
Ho avuto l’onore di gestire come critico la sua partecipazione alla 57° BIENNALE DI VENEZIA, dove i suoi capolavori hanno primeggiato e sono stati apprezzati da tutto il mondo dell’arte che affolla l’evento più importante a livello internazionale per ciò che concerne l’arte visiva contemporanea.
“Il suo linguaggio unico, da cui emerge un’assoluta riconoscibilità, unisce pittura e scultura con forti richiami alle avanguardie di inizio secolo, ma con una personalissima interpretazione del messaggio artistico, che si pone come scopo quello di dare una forte emozione estetica allo spettatore. La Sua esposizione personale presso di voi porterà pubblico da ogni parte del mondo, italiano in particolare, che potrà ammirare i nuovi lavori di questo artista, ormai fondamentale per l’arte”.
Dott. Giorgio Gregorio Grasso
Storico e critico d’arte
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