INTERVISTA di Monica Isabella Bonaventura
Massimo Panese è un pittore realista che vive a Presicce in Puglia, si esprime attraverso i colori e le figure femminili regalandone stile e sentimentalismo. Le protagoniste dei suoi ritratti, di uomini ce ne sono pochissimi, sono tutte donne forti dallo guardo imperturbabile e spesso penetrante, sempre realizzate con colori vivaci e dinamici a volte cupi e profondi. Sono immagini affascinanti e intriganti, in grado di comunicare una forte sensualità ed erotismo.
-Ben arrivato Massimo fra i nostri lettori e grazie per dedicarci del tuo tempo prezioso. Sei un pittore pugliese, la tua terra, il tuo paese Presicce, è ricco di meraviglie e di storia, dai capolavori architettonici agli scenari autentici con colori coinvolgenti della campagna stessa. Quando hai sentito l’esigenza o ti sei sentito predisposto a dipingere? Qual è quindi il tuo primo ricordo di voler essere artista, o la tua formazione?
Prima di tutto vorrei ringraziarti Monica, per questa opportunità. C’era mio zio che dipingeva, io avevo sette anni all’epoca. Mi mettevo affianco a lui e lo guardavo dipingere su quella tela per ore. Mi entusiasmava guardare i colori vivi che apparivano sulla tela e sentire l’odore della pittura. Un giorno ho deciso di provare a disegnare dei fumetti su fogli ed ero felice di riuscire a creare qualcosa di tutto mio. A dodici anni ho comprato la mia prima tela, ed ho incominciato a dipingere i miei primi paesaggi. E da lì ho proseguito da autodidatta.
-La tua pittura è sicuramente realista, circondata dal mondo femminile, pertanto carica di fascino, charme e quasi desiderio dei sensi. Cosa ti porta a dipingere la sensualità e come trovi le tue modelle.
Un giorno, me ne stavo in spiaggia, e guardandomi intorno ho visto una donna sdraiata sulla sabbia, il suo corpo era così sensuale. Gli chiesi se potevo farle un ritratto, ovviamente con una foto. Iniziai a dipingere ogni curva di questa donna e capii che questo era quello che avrei dipinto anche in future. Ma all’epoca, non essendoci, internet, compravo riviste per adulti. Per me dipingere la sensualità è appoggiare il pennello sulla tela e creare ogni curva della donna. Nei miei quadri, mi piace creare, quel desiderio velato, del “vedo e non vedo”. E colgo l’occasione di ringraziare le modelle, per le loro foto e soprattutto, per la loro gentilezza.
-Come prepari la prima fase del tuo lavoro, osservarvi le modelle, disponi con schizzi lo scenario e inizi a disegnare?
Io lavoro sempre con le foto, iniziando con la matita. Nella mia mente, il dipinto è già concluso.
-L’arte ha la capacità e la forza di immortalare. Sei soddisfatto di dare un’eternità alle tue modelle, che sia non soltanto estetica ma anche di turbamento per la bellezza che per il fascino?
Certo, l’arte ha la capacità di immortalare, ma a questo punto bisognerebbe chiedere alle modelle. Ma presumo di si.
-Le tue figure, le tue modelle, si esprimono attraverso le pose, i gesti, il corpo. Qual è il messaggio che intendi comunicare, quello di una donna libera dal preconcetto di vivere la vita e sé stessa con superbia o una donna che gioca tra il divino e l’erotismo?
Il messaggio che do tramite le mie opera, è che la sensualità e l’erotismo si può dipingere senza essere volgari. Perché non mostrare alla gente con pregiudizi, il corpo di una donna? Questo è quello che voglio far vedere nelle mie mostre, una donna libera nella sua nudità, senza essere volgare.
-Si sa che stiamo passando un periodo difficile, socialmente, fra gli artisti si percepisce una forte pressione a riguardo. Pensi che l’arte ne abbia e ne stia risentendo? Secondo te questo può essere definito un tempo di riflessione, o un’urgenza di espressione e intersecazione?
Certo, l’arte ne sta risentendo con questi tempi duri, ma secondo me noi artisti dobbiamo andare avanti per alleggerire questo periodo difficile, e per liberare la mente anche solo per un attimo.
-Nel mondo artistico da un po’ di tempo sono avvenuti importanti cambiamenti. Come vivi tutto questo e in che modo ha influenzato il tuo lavoro di artista?
È difficile stare al passo con tutta questa tecnologia e con le varie tecniche di pittura. Sono stato influenzato anche io da tutto ciò, dando ai quadri nuove tecniche senza mai cambiare il mio modo di esprimere.
-Quale valore dai all’arte e come può un artista procedere nella società contemporanea?
Grazie alle piattaforme social del momento, un artista può farsi conoscere più facilmente. Grazie anche al nostro territorio che offre a noi artisti la possibilità di fare le mostre.
-Hai nuovi progetti creativi?
Si, mi piacerebbe espandere le mie opere in altri paesi, e perché no, aprire anche una galleria d’arte.
-Dove possono i nostri lettori trovare le tue opere?
Le mie opere, attualmente, si possono trovare su Facebook e Instagram con il nome di Massimo Panese. Presto però, aprirò il mio sito internet.
-Grazie per il tuo tempo.
Maestra d’Arte Monica Isabella Bonaventura
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